Determinata la percentuale per il “bonus acqua potabile 2022”

Anche per il 2022 è stato possibile avvalersi del cd. “bonus acqua potabile” ovvero dell’incentivo – introdotto dall’art. 1, commi 1087-1089, l. n. 178/2020, inizialmente per il biennio 2021/2022 e poi prorogato al 2023, con la legge di bilancio 2022 – per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. A tal fine è stato previsto un “potenziale” credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Potenziale in quanto la misura in questione deve rispettare il limite di spesa all’uopo stanziato pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 e pari a 1,5 milioni di euro per l’anno 2023. Infatti, ai fini del rispetto del limite di spesa anzidetto, per l’esatta quantificazione del credito usufruibile, è stato previsto che lo stesso sia pari al credito d’imposta indicato nell’apposita comunicazione presentata all’Agenzia delle entrate moltiplicato per la percentuale resa nota con uno specifico provvedimento del direttore dell’Agenzia (che tiene conto di tutte le comunicazioni ricevute), da emanarsi entro il 31 marzo di ciascun anno con riferimento alle spese sostenute nell’anno precedente.

Ebbene per il 2021 tale percentuale è stata pari a 30,3745%. Per il 2022, invece, sulla base del provvedimento delle Entrate del 3.4.2023, tale percentuale è pari al 17,9005% (e ciò in quanto l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dall’1.2.2023 al 28.2.2023, con riferimento alle spese sostenute dall’1.1.2022 al 31.12.2022, è risultato pari a 27.932.195 euro). Quindi il credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito risultante dalla comunicazione validamente presentata, moltiplicato per la percentuale anzidetta, “troncando il risultato all’unità di euro”. Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito Internet dell’Agenzia delle entrate.

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