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Revisione e ricontrattazione dei canoni dei locali commerciali: è opportuna e con quali modalità?

Revisione e ricontrattazione dei canoni dei locali commerciali: è opportuna e con quali modalità?

In questo periodo a Firenze si parla della opportunità, se non nella necessità, di prendere in considerazione gli oneri delle locazioni di locali destinati ad attività turistiche e che rappresentano un provento importante per la proprietà edilizia. Si parla quindi della esigenza e della opportunità, anche per i proprietari-locatori, di rinegoziare e ricontrattare il canone di locazione immobiliare di taluni fondi destinati all’attività commerciali che hanno risentito e risentono in modo particolare della crisi del turismo, che ha inciso profondamente sul fatturato e sui ricavi di talune attività  localizzate nel centro storico.

Confedilizia non poteva ignorare il problema che concerne non soltanto i conduttori ma anche i locatori, i quali sono esposti al rischio di rimanere senza la rendita periodica assicurata dal pagamento dei canoni e che può assumere una notevole importanza dei bilanci familiari, non soltanto vale integrazione costante di redditi, ma anche per la copertura necessaria degli oneri fiscali sugli immobili e degli oneri di manutenzione.

È innegabile dunque che una ricontrattazione dei canoni richiede necessarie valutazioni e non può estendersi indiscriminatamente a tutti gli usi commerciali, ma è egualmente incontestabile che vi sono talune attività commerciali che hanno subito in modo particolare la contrazione del turismo e delle attività collegate, in conseguenza della attuale situazione sanitaria.

Attualmente vi sono iniziative della Prefettura di Firenze dirette ad orientare l’opinione del mercato immobiliare in senso favorevole alla revisione dei canone, che potrà avvenire tenendo presenti i seguenti presupposti e che richiederà le seguenti attente valutazioni: in primo luogo occorre considerare che la ricontrattazione non è un diritto di alcuna delle parti del contratto ma corrisponde all’interesse di entrambe, in quanto nella attuale situazione anche i locatori hanno interesse al mantenimento dei rapporti di locazione; in secondo luogo occorre considerare che lo scopo della ricontrattazione deve essere quello di assicurare un equilibrato rendimento  dell’immobile che consenta una equa entrata familiare, una efficiente gestione dell’attività commerciale, per un canone che sia sufficiente a sostenere gli oneri fiscali e delle manutenzioni ordinarie; inoltre la revisione del canone qualora in senso favorevole al conduttore, potrà essere limitata nel tempo e prevedere se del caso, un periodo di recupero del minore canone riscosso con relativa regolarizzazione fiscale, e con conferma della durata del rapporto di locazione.

Tale revisione potrà avvenire nel corso di una corretta trattativa tra le parti, che Confedilizia è disposta ad assistere unitamente ad altre associazioni di categoria, nell’interesse dei proprietari, diretto al mantenimento del contratto a condizioni eque e di soddisfazione di entrambe le parti.

A questo scopo possono essere presi e contatti con la Segreteria.

CONFEDILIZIA – Firenze

 

 

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